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Professione papà

E già, quella del papà è una professione a tutti gli effetti: e parlo da papà navigato, sia chiaro, con ben dieci giorni di duro lavoro alle spalle. Ho bisogno di scrivere, di buttar giù i mille pensieri che questa nuova avventura genera nella mia mente. Mia moglie è di la in soggiorno a dar da mangiare alla piccola. Ah la mamma… la mamma la mamma, non c’è che dire. E vorrei iniziare a scrivere in questa nuova sezione proprio parlando della mamma, della donna mamma. Ho visto nascere mia figlia nel senso che ero presente in sala parto, presente al suo primo gemito, con mia moglie che tremava dall’emozione mentre il medico le poggiava la piccola sul seno. Ero presente ed ho capito che le donne hanno fegato, molto fegato, altrimenti non si spiegherebbe come facciano a partorire. Ok durante la gravidanza hanno gli ormoni così tanto in subbuglio che a volte devi accendere un cero a non so quale santo per starci dietro, ma la pazienza che ci tocca avere è davvero nulla in confronto a ciò che fanno loro. Complimenti alle mamme, davvero, anche perché, come direbbe qualcuno, il bello deve ancora venire.

Great Day

E che sarà mai? Un giorno come un altro alla fin dei conti: l’unica differenza, cito le parole di un conoscente, è che al posto di dormire ad una parte dormirai all’altra. E sti cazzi! Quant’è importante quel dormire? Oggi inizierò a scoprirlo anche se una mezza e vaga idea ce l’ho.
Inizia un nuovo cammino con poche discese e tante salite; e le salite le preferisco perchè sono più dure e più lente, perché vanno vissute più delle discese, perché inevitabilmente impari a conoscerle meglio: a rotolare per una discesa ci vuol poco, quasi nulla.

Dal Vangelo secondo Matteo 6, 25-34

Non affannatevi per il domani.

In quel tempo, Ges? disse ai suoi discepoli:

? Io vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale pi? del cibo e il corpo pi? del vestito?

Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, n? mietono, n? ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse pi? di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, pu? aggiungere un’ora sola alla sua vita?

E perch? vi affannate per il vestito?

Osservate come crescono i gigli nel campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste cos? l’erba del campo, che oggi c’? e domani verr? gettata nel forno, non far? assai pi? per voi, gente di poca fede?

Non affannatevi dunque dicendo: ?Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno.

Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.

Non affannatevi dunque per il domani, perch? il domani avr? gi? le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena?.